I Corti FICE
Edizione n. 17 per "Cortometraggi che passione", la selezione dei migliori film brevi dell’anno per serate a tema nelle sale Fice. Ne vedrete delle belle...
di Mario Mazzetti
Nelle prossime settimane le sale Fice riceveranno, anche grazie alla flessibilità della tecnologia digitale, gli otto film brevi che compongono la diciassettesima edizione di Cortometraggi che passione, l’iniziativa nata a fine anni ’90 per contribuire alla diffusione del “formato breve”, una palestra di nuovi talenti con tante storie da raccontare, anche sotto forma di animazione o di documentario, con una varietà di stili e di linguaggio capace di attrarre spettatori di ogni inclinazione. Come sempre, più di sempre, gli otto corti selezionati dalla Fice esprimono una grande diversità per durata, toni, genere e modalità di espressione: dal minuto e mezzo di una storia d’amore narrata per i richiami alla forza della natura (Eyes) al quarto d’ora di più articolata sinossi che affronta temi tutt’altro che facili, a seconda dei casi stemperando nella risata o amplificando le emozioni e l’aspetto onirico attraverso la stop motion: Due piedi sinistri schiera un ragazzino e una ragazzina in una piazza, tra una partita di pallone e un confronto che con pochi dialoghi esprime (non riveleremo altro per non sciupare la sorpresa) un intero ventaglio di emozioni e di tematiche sociali, il tutto con una sana (e beffarda) ironia e una delicatezza del tocco.
La valigia, al quale presta la voce Roberto Herlitzka, affronta con maestria e profondità il tema dell’Alzheimer, della perdita della memoria come elemento fondante dell’individualità, in un viaggio a ritroso nelle varie età del protagonista a partire da una stanza e da una valigia di oggetti simbolici: un colpo di fulmine. C’è spazio per una commedia di attori (e di sceneggiatura) che mette alla berlina piccole truffe e cialtronerie italiche, con tanto di morto che parla: è A questo punto, con uno straordinario Pietro De Silva. Un racconto per immagini è Il serpente, un thriller con salto sulla sedia finale, dove gli ingredienti della suspence sono un’automobile, una donna, un bosco di notte. E la più tradizionale storia del barbiere dell’Asinara, che in Sinuaria funge da collante di un’intera comunità carceraria, mogli degli ufficiali incluse. O ancora, il gioco al massacro d’autore tra palco e realtà con una convincente Antonia Liskova in Black comedy, in bianco e nero proprio come il più rilassato Vivo e veneto, omaggio alle gag e ai personaggi di Jim Jarmusch con protagonisti un biciclettaio veneto e un apprendista africano.
La novità dell’edizione 2016 di Cortometraggi che passione è l’essere concepita come un programma unico, con una sequenza preordinata degli otto corti per serate-evento nelle sale d’essai: pur potendo infatti essere programmati separatamente, si consiglia agli associati Fice di proiettarli senza abbinamenti, per dar loro dignità autonoma e rendere protagonisti per una sera (almeno) registi dal promettente futuro, alcuni molto giovani (Luigi Pane, sorrentino, ha 24 anni ed è laureato in Storia e Critica del Cinema con tesi su Kubrick; Gianluca Lasaracina ne ha 23 ed ha frequentato la New York Film Academy), altri che vantano mentori illustri (Roberto Carta, dal Dams di Bologna, collabora con Giorgio Diritti; Vivo e veneto è nato dal workshop CinemaLab sempre con Diritti e con Pietro Marcello). Accomodatevi e buona visione!
Cortometraggi che passione ed. XVII
A questo punto
Premio internazionale Dino De Laurentiis, Miglior corto a: Saturno Film Festival, Valle d’Itria Film Festival, Premio Giuria Ragazzi Comicron; partecipazione a numerosi festival
Addolorato per l’improvvisa scomparsa dell’amico e socio in affari, Enrico si reca a casa del defunto per l’ultimo saluto, e per scoprire una truffa per intascare l’assicurazione sulla vita: basterà che il dottore firmi il referto e il custode del cimitero lo aiuti a uscire dalla bara...
Commedia all’italiana, cinismo e bassezze che trascendono nel grottesco, con un gran senso della comicità
Black Comedy
Festival O’Curt Napoli
Il volto allo specchio di un rude e navigato commediografo fa da contraltare a quello bello e luminoso della giovane compagna. Insieme nella vita, oltre che nella “black comedy” che si apprestano a mettere in scena. In un crescente gioco di scambi e metamorfosi verbali, infrangeranno il muro che separa la realtà dalla finzione.
Il volto e la maschera, il gioco malvagio di sopraffazione tra realtà e finzione che travalica le assi del palcoscenico. Su tutti, la sensibilità interpretativa di Antonia Liskova
Due piedi sinistri
Tra i premi e le partecipazioni: candidato al David di Donatello, Globo d’oro miglior corto, Menzione speciale Festival de cine italiano di Madrid e Clare Valley Film Festival, Miglior corto Matera Sport FF, Giffoni Film Festival
In un quartiere popolare di Roma, Mirko gioca a pallone con gli amici. Conosce Luana, seduta lì accanto. I due si piacciono da subito, ma una cattiva sorpresa lascia Mirko senza fiato. Luana invece sorride felice, per la prima volta in vita sua…
L’asprezza del linguaggio senza filtri, lo spirito di gruppo, il calcio, la simpatia reciproca e il gioco degli equivoci: breve, fulminante, trascura la retorica e comunica emozioni con sapienza
Eyes
Contest #Makemefamous di Bewons
Lui e lei, incontrandosi, hanno riconosciuto negli occhi dell'altro la stessa fragilità e la stessa forza, la stessa sensibilità con i colori e gli elementi: lava, acqua, boschi, onde e rocce.
L’incontro di due anime attraverso gli occhi. Senza parole, con immagini da incorniciare.
Il serpente
Miglior film Festival de Cine Mediterraneo di Menorca, premi ai festival: Visioni Italiane di Bologna, Cortinametraggio, Thriller! Chiller! Festival di Grand Rapids, Cortidasogni di Ravenna. Innumerevoli partecipazioni festivaliere
Marta sta guidando verso casa quando un albero, in mezzo alla strada, la costringe a fermarsi. Esce dalla macchina, lo sposta. Ma quando sta ripartendo, alle sue spalle compare un'auto che comincia a inseguirla.
Tra equivoci e colpi di scena una regia sapiente, un montaggio accurato per riservare sorprese e brividi fino all’ultima scena.
Sinuaria
Candidato al David di Donatello, numerosi premi tra cui: Sardinia Film Festival, Pietrasanta FF, Ortigia FF, Santa Marinella FF, Corto Fiction Chianciano Terme, Visioni Corte Festival, Visioni Italiane di Bologna
Michele Murtas, detenuto del carcere dell’Asinara, ha un talento unico nel tagliare i capelli, tanto da diventare parrucchiere per le mogli di guardie e funzionari dell’istituto. La libertà vigilata accordatagli scatena un grande scompiglio nella tranquilla vita dell’isola.
Il piacere del racconto e l’eleganza formale sono i punti di forza del cortometraggio.
La valigia
Candidato al David di Donatello, numerosi premi tra cui: Kecorto Film Festival, ShorTS International FF, Genova FF, Arno Stream Fest, Bornshorts FF di Svaneke, Future Film Festival
Un anziano in una stanza spoglia, unico sfogo verso l’esterno una piccola finestra con le sbarre. Una valigia, contenente foto ed effetti personali di una vita. Un turbinio di ricordi, spesso confusi e incolori, finché realtà e sogno si sovrappongono.
Magistrale racconto animato degli effetti dell’Alzheimer sulla memoria, con la tecnica della stop motion.
Vivo e Veneto
Premiato a: Orzincorto, C’è Un Tempo Per l’Integrazione Festival, Mondo Piccolo Cinematografico Brescello FF, Corto Movie Festival Torino, Visioni Italiane, Mestre FF, Parentesi Cinema, Capalbio Cinema
L’insolito tentativo di un biciclettaio di insegnare al nuovo apprendista africano l’arte delle piccole riparazioni. Servendosi unicamente del dialetto veneto… Tra incomprensioni ed equivoci, la difficoltà linguistica costituisce una via all’integrazione.
Bando ai buoni sentimenti, ecco un esempio d’integrazione partendo dall’ironia a volte feroce.