ANSELM

di Wim Wenders

Luminoso, intimo ritratto d’artista sotto il peso incancellabile della Storia, Anselm resta in bilico tra passato e presente immergendosi tra le monumentali e sperimentali opere di Anselm Kiefer. Con una regia ellittica, Wenders cattura la perfezione estetica degli spazi vuoti, il legame dell’amicizia, la capacità di interpretare segni e inquietudini, sintetizzando l’incontro creativo tra fisica, astronomia e filosofia. Del pittore e scultore fotografa i luoghi mentali della creazione, cattura (come già ne Il sale della terra) il valore astratto del tempo tra ricordi distorti di voci e colori che diventano oggetto di passioni e installazioni. Nella sua struttura in chiaroscuro, il film mostra la vittoria dell’arte sull’esistenza, l’inarrestabile valore del pensiero, la follia e la stanchezza della manipolazione della materia, in una visione del mondo disincantata e simbolica. Con un gioco incrociato di specchi e personalità, i due artisti inseguono la purezza dello sguardo e la forza della libertà, mentre la cinepresa esalta ogni dettaglio e cerca risposta dentro il buio dell’indifferenza e dell’omologazione. Tra i versi di Fuga di morte di Celan e le immagini di Heidegger, Anselm è un film-saggio in 3D su istinti e pulsioni di un uomo oscuro, geniale e tormentato. Wenders sceglie una struttura evocativa e didascalica, non si lascia sedurre dalla nostalgia e conserva la fredda distanza dell’osservatore, in un film monumentale e decadente sulla dissoluzione cromatica dell’Europa.

Domenico Barone

Locandina film
Regia
Wim Wenders
Titolo originale
Anselm - Das rauschen der zeit
Fotografia
Franz Lustig
Montaggio
Maxine Goedicke
Musiche
Leonard Küßner
Produzione
Road Movies Filmproduktion
Distribuzione
Lucky Red