CHIEN DE LA CASSE

di Jean-Baptiste Durand

Dog e Mirales, due ragazzi che vivono in paesino nel sud della Francia, sono legati da una consolidata, benché sbilanciata amicizia, venata di sadomasochismo, perché il primo timido e silente, è completamente succube dell’altro, sfrontato e logorroico. Con echi che rimandano a Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh, quello fra Mirales e Dog sembra quasi un rapporto di coppia, dove accade spesso che uno dei due partner sia dipendente dall’altro. Ma l’arrivo in paese di Elsa sconvolge gli equilibri fra i maschi e sembra suggerire la nascita di un inevitabile triangolo amoroso. Tuttavia, contrariamente al solito, l’oggetto del contendere in questo caso non è la donna, bensì Dog, che Elsa vorrebbe liberare dalla dipendenza di Mirales, mentre quest’ultimo si batte, non senza provare gelosia nei confronti del rapporto d’amore fra l’amico e la ragazza, per ribadire la propria supremazia.

Notevole e premiatissimo esordio, con un trio di interpreti esemplari, Le chien de la casse racconta bene la ripetitività e noia della vita provinciale, incapace di offrire occasioni di riscatto alle giovani generazioni. Il film è un romanzo di formazione volutamente ricco di false piste nello sviluppo narrativo e nella descrizione dei caratteri dei due protagonisti. Così si scopre che Mirales, in apparenza rozzo, è profondamente acculturato, oltre che un abile cuoco, mentre Dog, vittima designata di sopraffazioni altrui, contrariamente all’amico, sarà quello che riuscirà a tagliare il cordone ombelicale con il proprio paese ad approdare una definitiva maturità.

Franco Montini

Locandina film
Regia
Jean-Baptiste Durand
Sceneggiatura
Jean-Baptiste Durand, Nicolas Fleureau, Emma Benestan
Fotografia
Benoît Jaoul
Montaggio
Perrine Bekaert
Musiche
Delphine Malaussena, Hugo Rossi
Interpreti
Anthony Bajon, Raphaël Quenard, Galatéa Bellugi, Dominique Reymont, Bernard Blancan, Nathan Le Graciet 
Produzione
Insolent Productions
Distribuzione
No.Mad