E LA FESTA CONTINUA!
di Robert Guédiguian
Il cinema e la politica, l’amore e la lotta per l’Armenia, le migrazioni e, come sempre, Marsiglia, culla e teatro dell’opera tutta di Robert Guédiguian e del suo gruppo di fedelissimi, irriducibili attori, guidati dalla moglie e musa Ariane Ascaride. Ogni volta èun incontro felice con questo cineasta e il suo sguardo umanista e puro, che ha ancora molto da dire alle nuove generazioni e che riflette con sincerità i sentimenti dei più vecchi, soprattutto coloro che sono ancora desiderosi di vita, esperienze e passioni, private quanto politiche. Ispirandosi ai tragici crolli di case a Marsiglia il 5 novembre 2018, in cui persero la vita otto persone, E la festa continua! è un inno alla fede nella vita in cui il regista, unendo sapientemente commedia, dramma e romanticismo, mette in azione un bel personaggio femminile in un contesto come sempre corale, anzi collettivo. Una grande famiglia di origine armena si confronta con la vita quotidiana e le sue sfide; ci sono amori che iniziano e amori che forse finiscono, coppie che sembrano infrangersi sugli scogli dell’eccessivo attaccamento alla tradizione e dialoghi tra genitori e figli che si incagliano per poi riprendere. Rosa (Ascaride), di professione infermiera e per vocazione al centro del nucleo familiare, riunisce tutti, anche i nuovi arrivati, attorno a un piatto tipico, gli spaghetti con noci e acciughe. È madre e nonna ma è anche attiva in politica, anche se meno sicura di un tempo, e capace di palpitare per amore. L’incontro con il padre della fidanzata del figlio, suo coetaneo, farà rinascere in lei il desiderio, mentre è combattuta all’idea di candidarsi per le elezioni locali. Il regista di Gloria mundi e La casa sul mare è abile, supportato dai suoi attori abituali nel dipingere la nascita di un sentimento tra persone mature, dapprima cauto poi difficile da nascondere: la classica seconda chance per chi ha tristi eventi alle spalle, perdite esistenziali che lasciano il segno. Parallelamente seguiamo i destini dei membri più giovani della famiglia, sempre all’ombra di una statua di Omero, cantore cieco che diventa simbolo di riscossa e prende in qualche modo la parola nel discorso finale. Non è tutto rose e fiori nel mondo di Guédiguian, benché l’utopia sia sempre il faro che ci guida: oggi le sorti del proletariato vacillano a causa delle spaccature che attraversano la sinistra, spiazzata nel mondo contemporaneo da una destra diffusa e pervasiva. Eppure, nonostante tutto, la festa continua.
Cristiana Paternò
Robert Guédiguian, Serge Valletti
Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Lola Naymark, Robinson Stévenin, Gérard Meulan, GrégoireLeprince-Ringuet
Agat Films & Cie, BiBi Film, France 3 Cinéma