RIABBRACCIARE PARIGI
di Alice Winocour
Intima e toccante storia di dissociazione esistenziale e sopravvivenza post-traumatica, Riabbracciare Parigi analizza psicologie distrutte dalla tragedia e dal sospetto. Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2022, il film segue figure alla deriva nel frammentario percorso della ricostruzione della memoria e dell’identità; intrecciando cronaca e dramma nel definire con delicatezza il fardello del senso di colpa, alla ricerca istintiva di una compagnia, Alice Winocour trova un convincente equilibrio narrativo nella ricostruzione fallace di ricordi e suoni, una seducente illusione tra verità e desiderio.
Ispirato agli attentati parigini del novembre 2015, il film è la storia di Mia, scampata fortunosamente a un attentato terroristico in un ristorante, traumatizzata e incapace di reagire. Mesi dopo, tornata al lavoro, non riesce a ricostruire i drammatici momenti fatali e decide di confrontarsi con altri sopravvissuti alla strage. Incrociando testimonianze e confidenze, penetra nella zona grigia dei sentimenti e delle paure in un film intimo e minimalista, nel quale l’autrice contrappone i riflessi colorati delle luci della città all’ambigua ricerca di una via d’uscita, mettendo a fuoco con dolcezza, insicurezze e timori il caos e la disperazione.
Con l’aiuto di una sempre brillante Virginie Efira e di Benoît Magimel, Winocour schiva le tentazioni del melodramma classico, in uno studio antropologico in bilico tra sentimento e vendetta, narrato con l’intelligenza del consapevole distacco.
Domenico Barone
