Addio a Roberto Herlitzka, gigante di teatro e cinema
01/08/2024 09:36
Si è spento ieri, all’età di 86 anni, Roberto Herlitzka, uno degli interpreti più importanti del nostro spettacolo. Nato a Torino il 2 ottobre 1937, si accosta al teatro lavorando su tutto il repertorio degli immortali, dai tragici greci a Shakespeare, da Ibsen a Miller.
Al cinema invece lo portò Lina Wertmueller nel 1973 ("Film d'amore e d'anarchia") e questo sodalizio ideale lo ha portato a lavorare più volte con la regista Premio Oscar e con una indimenticabile generazione d'autori per più di 60 film. Da Emidio Greco ("L'invenzione di Morel" di cui le Giornate degli Autori festeggiano quest'anno il 50° anniversario) a "Pasqualino Settebellezze" insieme a Giancarlo Giannini, da "Oci Ciornie" con Marcello Mastroianni a "Gli occhiali d'oro" con Philippe Noiret, da "Tracce di vita amorosa" di Peter Del Monte a "In nome del popolo sovrano" di Luigi Magni, Herlitzka seppe subito ritagliarsi un posto di primo piano fino a tutti gli anni '80.
Ma è stato l'incontro con Marco Bellocchio ("Il sogno della farfalla", 1994) a proiettarlo in una dimensione da "altro" protagonista culminata nella sofferta e intensa incarnazione in Aldo Moro al tempo di "Buongiorno notte" del 2003. Con Bellocchio ha diviso il set in quasi tutti gli ultimi lavori del regista, come in "Bella addormentata" e "Sangue del mio sangue" (un memorabile vampiro dagli accenti umanissimi).
Autore: Gabriele Spila