TRA DUE MONDI

di Emmanuel Carrère

Emmanuel Carrère, popolare romanziere e saggista, è particolarmente interessato a raccontare individui con personalità contraddittorie e a cimentarsi con i problemi dell’erotismo e della psiche. Ha iniziato come critico cinematografico per poi consolidare, grazie a un’eccellente scrittura radicata nella realtà, una brillante carriera da sceneggiatore, anche di serie tv ("Les Revenants"). "Tra due mondi", la sua opera seconda da regista, adatta il saggio autobiografico "Le quai de Ouistreham" della giornalista francese Florence Aubenas.
Cogliendo con acume le contraddizioni della scelta della Aubenas di vivere in prima persona la dolorosa condizione del lavoro dequalificato e sottopagato, Carrère propone un dramma sociale credibile e incisivo. La protagonista, la scrittrice Marianne Winckler (Juliette Binoche), intende scrivere un libro sul lavoro precario. All’insaputa dei conoscenti parigini, intellettuali e benestanti, si stabilisce a Caen, in Normandia, fingendosi una casalinga abbandonata dal marito. All’ufficio di collocamento della cittadina sulla Manica dichiara di essere una casalinga priva di formazione e di esperienze professionali, e accetta contratti brevi con garanzie minime. Per sei mesi lavora come addetta alle pulizie nei villaggi turistici e al porto di Ouistreham, sui traghetti che collegano Caen e Portsmouth: un’attività incalzante, estenuante e umiliante, dall’alba a sera inoltrata, tra i ricatti dei capetti e la paura del licenziamento improvviso. Incontra donne e uomini che vivono in gravi ristrettezze economiche, vittime delle carenze dei servizi sociali. Poco a poco conosce la solidarietà tra chi lavora nell’ombra e simpatizza con la giovane Marilou e con la madre single Christèle. Quando le nuove amiche scoprono casualmente la sua vera identità, deluse e irritate, Marianne entra in crisi.
"Tra due mondi" mostra diversi punti di contatto con i film di Laurent Cantet e Stéphane Brizé, dedicati alla dimensione e alla dignità del lavoro. Carrère propone una sorta di auto-fiction, un’intellettuale che racconta i proletari, ma soprattutto offre un ritratto realistico, intimo, scritto con empatia, sottilmente melodrammatico ma privo di retorica, di un gruppo di donne che affrontano un’esistenza difficile e fragile. La messa in scena classica e il montaggio serrato valorizzano un cast di non professionisti, tra cui alcune operaie del luogo, e una Juliette Binoche misurata e davvero efficace, anche coproduttrice del film.

Giovanni Ottone

Locandina film
Regia
Emmanuel Carrère
Titolo originale
Ouistreham
Sceneggiatura
Emmanuel Carrère, Hélène Dewinck dal libro di Florence Aubenas
Fotografia
Patrick Blossier
Montaggio
Albertina Lastera
Interpreti
Juliette Binoche, Hélène Lambert, Léa Carne, Emily Madeleine
Produzione
Curiosa Films, Cinéfrance
Distribuzione
Teodora Film